Quale stile?
Quale stile? Quello che piace. Ecco il segreto di Pulcinella di chi si accinge a costruire un mobile in stile. Sfogliando i cataloghi ufficiali di mobili (o per l’arredamento) si incontrano pezzi interessanti e ben fatti ma, in questa era di polverizzazione culturale, non è facile individuare un filo conduttore stilistico ed estetico, per cui, in genere, ci si ritrova con un arredo cumulativo e privo di personalità. Molti sentono il bisogno di affidarsi al gusto di un tempo, quando il mobile aveva un impatto culturale più forte e profondo, essendo l’unico vero mezzo di comunicazione tra la natura (il legno), l’artigiano e l’utilizzatore. C’è contenuto ed espressione in una madia Luigi XVIII, c’è corpo e piacere tattile in una semplice sedia campagnola fine secolo, c’è allegria e dolcezza in una specchiera Liberty. Chi vuol provare il piacere di ritrovare questi valori può percorrere due strade: affidarsi all’antiquario o alla voglia di costruire. Naturalmente noi siamo per questa seconda soluzione perché si raggiungono due obiettivi fondamentali. Il principale: trascorrere ore piacevoli, segando, assemblando e lucidando, mentre lo stress se ne va e si entra in una dimensione umana più vera. Il secondario: ottenere un manufatto che ci accompagni per tutta la vita e non manchi, giorno dopo giorno, di darci piacere. Ci sembra abbastanza per entrare nel mondo dei mobili, secondo il nostro stile.
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